giovedì 23 giugno 2011

Passaporti e marche da bollo

"Ehi Sampei, tu che sei di strada, mi dai un passaggio per l'aeroporto oggi pomeriggio?" - "A che ora?" - "Dobbiamo partire alle 16 e 30, mi raccomando, puntuale" (a Sampei?!?! L'ingegnere della vergine) - "Ok Randa, è un po' presto, ma ce la posso fare, tanto poi riprendo a lavorare da casa".

Come previsto alle 16 e 30 Sampei è in macchina, motore acceso, Randa esce dall'ufficio, trolley nel bagagliaio e salta in macchina. "Randa, a che ora è il volo?" - "18 e 20" - "Minchia Randa, a quest'ora in 20 minuti siamo lì, potevamo prendercela con più calma" - "Sì ma a me viene l'ansia e poi devo comprare la marca da bollo per il passaporto" - "Ma non vai in Turchia? Per andare là non serve!!" - "Me l'ha detto una tipa dell'Alitalia, dice che è una roba fresca di 15 giorni, e poi la carta d'identità non la trovo" - "Mah, secondo me è una fesseria, ma io fossi in te non la prenderei, son 40 euro, poi tu che sei sempre in giro ce l'avrai una marca sul passaporto non vidimata, no?" - "Fammi vedere... Beh sì, ce ne sono pure due non timbrate, però c'è la data dell'emissione della marca da bollo" - "Quella non conta, certo che se guardano i timbri dei visti si deduce che l'hai usata, ma nessuno si mette a farlo. Comunque Randa, stammi a sentire, devi fare scalo a Roma, e fino a Roma stai serena che il controllo passaporti della polizia non lo devi superare, per l'imbarco basta un documento valido, poi in ogni caso rischi una multa non ti possono negare il viaggio" - "M'hai convinta, non ti fermare al tabacchino che comunque non abbiamo trovato".

Arrivano in aeroporto, Randa deve beccare le socie di viaggio (che poi son due socie e un socio) e Sampei decide di sfruttare i 40 minuti gratis di parcheggio per vedere come va a finire. Check-in fatto in un lampo, c'è pure il tempo per un caffè, e riparte il dibattito sulla Turchia, il passaporto, la marca da bollo, eccetera eccetera. "Io vado a cercare un poliziotto" dice Randa, e Sampei, in sua assenza, illustra la sua teoria (che viene ovviamente contestata dagli uditori):
  • la data stampata sulla marca da bollo non vale nulla, quella che vale è la data del timbro ("ma no che dici?!? Vale, certo che vale!")
  • quando viene timbrata non vale un anno ma scade in corrispondenza della data del passaporto, cioè se il passaporto scade il 25 agosto 2015, una marca timbrata oggi, 23 giugno 2011, scade il 25 agosto 2011 cioè 2 mesi ("ma no che dici?!? Dura un anno solare!")
  • in ogni caso se controllano e si accorgono che non c'è una marca da bollo valida, non possono impedire il viaggio ma si devono limitare a fare una multa e non la fa la polizia ma la guardia di finanza, e dovrebbe essere pari al doppio dell'importo evaso, cioè 80 euro ("non so, io non vorrei rischiare di non partire")
Randa in lontananza è di ritorno, "avrà le risposte?" si chiedono tutti, si avvicina sorridento "avrà le risposte!" pensano tutti. "Ho trovato un poliziotto" - "Dai Randa dicci" e lei dice...

Sampei, vince 3 a 0, un cappotto!!!

...ed esce in tempo per non pagare il parcheggio.

1 commento:

  1. ho trovato anche questo in rete, non ho pero' trovato la fonte ufficiale di tale comunicato.

    "In caso di mancata presentazione della marca da bollo sul passaporto la polizia, comunque, non blocca il passeggero inadempiente. «Non possiamo impedire l’espatrio per quel motivo conferma Vallone L’addetto alla frontiera segnalerà la contravvenzione alla Guardia di Finanza che provederà nell’identificazione del passeggero e alla verbalizzazione».
    «Il nostro compito prosegue il colonnello Pino Colone, comandante del gruppo Aeroporti della Guardia di Finanza è quello di costatare la violazione tributaria ed elevare il verbale di contravvenzione. Spetterà poi alla Agenzia per le Entrate, alla quale è notificato quel verbale, adottare la relativa sanzione. La multa riguarda l’inadempimento tributario, quindi include anche i casi nei quali si sia pagata la vecchia tariffa di 30,99 euro rispetto alla attuale di 40,29. Ovviamente, la sanzione sarà applicata solo sulla differenza dovuta».
    L’ammontare della sanzione non ha un peso tale da far ”rimpiangere” l’eventuale dimenticanza. «Si tratta di un importo maggiorato di una quota compresa tra il 100 e il 200 per cento del valore della concessione» specifica Colone. Ciò significa che la multa massima applicabile a chi non si presenta al varco di frontiera con la marca è di 80,58 euro; per chi, invece, non ha ”aggiornato” la sua vecchia marca alla nuova tariffa la sanzione può raggiungere al massimo 18,60 euro. Con buona pace di quanto, stufi di dare la caccia alle ”marche fantasma” andranno direttamente all’aeroporto sfidando la capillarità dei controlli."

    RispondiElimina