mercoledì 22 gennaio 2014

La legge elettorale che vorrei

Sono anni e anni che si dice che serve una legge elettorale al posto del porcellum. Dato che l'occasione mi pare storica, sarebbe il caso di non sprecarla...

Per me una legge elettorale dovrebbe garantire due cose:
  • rappresentatività (cioè deve far sì che il parlamento sia una rappresentazione il più fedele possibile delle opinioni diverse presenti nel paese)
  • governabilità (cioè deve far sì che ci sia un vincitore e che questo vincitore possa governare senza rischiare una crisi di governo ogni settimana)
Il problema è che queste due caratteristiche sono in conflitto, quindi è necessario trovare un giusto compromesso.

L'italicum presentato in questi giorni (su cui hanno trovato l'accordo Renzi e Berlusconi) non mi sembra sia il giusto compromesso per i seguenti motivi:
  • con uno sbarramento del 12% delle coalizioni e del 5% per i partiti all'interno delle coalizioni (e dell'8% per i partiti che non fanno parte di coalizioni) si toglie la "parola" alle minoranze (che è vero che non devono avere potere di ricattare, però io ritengo che non sia il caso di tappar loro la bocca)
  • la coalizione che arriva prima ed ha almeno il 35% dei voti ottiene un premio di maggioranza tale da arrivare al 53-55% dei seggi (in pratica una coalizione con poco più di un terzo dei voti ottiene la maggioranza assoluta dei seggi), se non si arriva al 35% si va al ballottaggio
A questo si aggiunge che continuano a esserci le liste bloccate, quindi niente preferenze!

A me pare che il porcellum non fosse molto diverso, anzi garantiva una maggiore rappresentatività e anche la governabilità (il problema è sempre stato il senato, ma se ci fosse solo la camera dei deputati...). Non si capisce quindi come siano state recepite le obiezioni della corte costituzionale.

Io, invece, farei una legge così (che va aggiunta all'abolizione della fiducia da parte del senato o alla cancellazione/trasformazione del senato stesso):
  • proporzionale con doppio turno se la coalizione vincente non arriva al 50% (volendo anche una soglia un po' più bassa ma non meno del 40%), il premio di maggioranza viene dato alla coalizione che vince il ballottaggio ed è di entità tale da superare il 50% dei seggi
  • sbarramento per i partiti del 2-3% (ma contestualmente farei in modo che essere un partito di 2-3% non abbia grande senso, in particolare eviterei vantaggi economici a spese dello stato)
  • elezione dei deputati mediante preferenze, le liste bloccate piccole o grandi che siano, non consentono di scegliere, le primarie per i parlamentari sono facoltative e lasciano il tempo che trovano
Il doppio turno "sempre" fa sì che si possa votare col cuore al primo turno e con la testa al secondo, non obbliga a coalizioni eterogenee: se non si trova un accordo serio con i "propri simili" si lascia che siano gli elettori al secondo turno a scegliere la coalizione "meno peggio", cioè lo schieramento che meglio rappresenta il proprio pensiero e i partitini sarebbero rappresentati ma non avrebbero potere di veto sui governi.

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